Roland Meynet, Le Psautier. Premier livre (Ps 1–41), RBSem 16, Peeters, Lueven 2018 (637 p.)
Come il quinto libro, il primo libro non si accontenta di giustapporre preghiere isolate; i quarantuno salmi che lo costituiscono formano un’architettura molto elaborata, secondo il principio di autosimilarità dei frattali, o seguendo il processo della mise en abyme.
Il libro è organizzato come la sua seconda sezione e ancora di più come la terza. Il primo versante di ciascuna di queste sezioni presenta i nemici del re il cui peccato consiste nel perseguitarlo “senza motivo”, il salmista protesta la sua innocenza e la sua fedeltà alla Legge. Poi il centro di queste sezioni porta verso il secondo versante dove il salmista diventa consapevole della propria peccaminosità e incapacità di osservare la Legge e ha bisogno di essere “istruito” nelle “vie” di Dio che gli perdonerà i suoi peccati e iscriverà la sua Legge “nel suo cuore”. Si tratta dunque del passaggio dalla prima alleanza, quella mosaica del Sinai, alla nuova alleanza, quella annunciata dai profeti dell’esilio, fondata sul perdono dei peccati, sul dono della conoscenza interiore della legge e sull’universalità della salvezza che raggiungerà tutte le nazioni.
Questo stesso movimento è verificato in tutto il libro. La prima sezione (Sal 1-18) è interamente occupata dalla minaccia posta al salmista dai suoi nemici, mentre le due sezioni successive (19-25 e 26-41) operano il passaggio dalla vecchia alleanza alla nuova. Uno spostamento simile era già in atto nella sottosezione centrale della seconda sezione (20-24) e nella terza sezione (32-37), sempre nella stessa direzione.